Corso di dottorato FORMAZIONE, PATRIMONIO CULTURALE E TERRITORI
Il corso, di nuova istituzione, si caratterizza per l’innovazione didattica in ambito educativo e per l’attenzione a un tema che negli ultimi anni ha saputo imporsi a livello internazionale, quello della sensibilizzazione al patrimonio culturale e naturale, adottando un’ottica inclusiva e vocata all’apprendimento permanente. La stessa Unione Europea, individuando recentemente le policy di education e di cultural heritage, ha richiamato la necessità di incoraggiare iniziative di formazione per l’educazione al patrimonio, inteso nella complessità delle sue numerose declinazioni (patrimonio storico, artistico, archeologico, educativo, naturale, etc.).
L’obiettivo è quello di formare i futuri professionisti del patrimonio alla ricerca avanzata sulle tematiche interdisciplinari emergenti nel campo delle Scienze umane, sulla base delle più aggiornate tendenze della ricerca scientifica internazionale.
DURATA |
triennale |
COORDINATORE |
Anna Ascenzi, ordinaria di Storia della pedagogia (SSD M-PED/02), Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo |
COLLEGIO DEI DOCENTI |
Oltre ai docenti UniMC, il collegio si avvale della collaborazione di studiose e studiosi incardinati presso prestigiose università di Spagna, Brasile e Regno Unito, che partecipano attivamente all'organizzazione didattica del corso, per la quale sono stanziati appositi fondi, e svolgono il ruolo di tutor accademico per gli allievi iscritti |
CO-TUTELA TESI |
Sono state attivate co-tutele di tesi per il rilascio del doppio titolo, con supervisione di docenti del Collegio, con l’Université Paris 8 e con la MGIMO University. |
CONVENZIONI E COLLABORAZIONI
Il corso partecipa ai programmi regionali Eureka e Dottorato Innovativo a caratterizzazione industriale, volti al finanziamento di borse di dottorato a tematica vincolata, proposte e co-finanziate da imprese del territorio, nonché dalla Regione Marche, che prevedono la doppia supervisione e un periodo di ricerca applicata in azienda. Sono inoltre state avviate convenzioni, oltre che con numerosi istituti comprensivi del territorio, con le seguenti istituzioni:
- DISTORI-Digital Heritage: Laboratorio di Architettura dell'Università Politecnica delle Marche
- Scuola di Architettura e Design dell'Università di Camerino
- Anffas Onlus - Associazione famiglie di disabili intellettivi e relazionali
- Comunità nazionale di Capodarco
- INDIRE Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Il corso forma ricercatori e operatori in grado di gestire la complessità dell'educazione incentrata sul patrimonio culturale diffuso ai fini della gestione e della valorizzazione del territorio attraverso una molteplicità di apporti disciplinari. L'obiettivo è pertanto quello di formare esperti di processi e servizi del nuovo welfare culturale.
Due sono, in particolare, le competenze che si intendono consolidare attraverso la partecipazione alle attività di formazione previste, quali corsi d'insegnamento specifici di livello avanzato, focus tematici, seminari e convegni di studio, etc.:
- gestione (conservazione e restauro; gestione di musei, archivi, biblioteche, siti archeologici così come di centri studi)
- comunicazione/valorizzazioneeducativa, coordinamento di progetti educativi nel settore pubblico e privato, con uno specifico focus sui temi dell'accessibilità culturale e dell'inclusione sociale di soggetti diversamente abili, marginali e devianti.
DIDATTICA E RICERCA MULTIDISCIPLINARE
Il corso forma ricercatori con un profilo chiaramente interdisciplinare, caratterizzato dall'integrazione delle conoscenze e delle competenze specifiche delle scienze dell'educazione, dei beni culturali, della psicologia e della sociologia con quelle complementari dell'innovazione (ICT, digital archives e digital libraries, digitalpreservation, tecnologie semantiche, utilizzo di software per indagini statistiche o analisi dei dati), della storia, della geografia, della linguistica computazionale (ontologie, linked open data, accesso a contenuti digitali con le tecnologie semantiche), della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, infine della statistica per l'analisi quantitativa e qualitativa dei dati di ricerca su ampi campioni.
INNOVAZIONE TECNOLOGICA E BIG DATA
Il corso approfondisce le tematiche inerenti l'accesso agli archivi digitali, a biblioteche, musei e archivi in genere e, in particolare, mira a fornire le conoscenze e le competenze necessarie per l'utilizzo delle tecnologie e delle metodologie di analisi di dati massivi, implementando la capacità di estrapolare, analizzare e mettere in relazione dati eterogenei, strutturati e non, anche su base territoriale (GIS). Ciò permetterà di formare ricercatori capaci di scoprire i legami tra fenomeni e condotte psicologiche e sociali complesse (processi migratori, differenze di genere, sostenibilità e/o impatto dei media), integrare i dati relativi al patrimonio culturale per utilizzarli ai fini dello sviluppo sociale ed economico del territorio, acquisire gli strumenti computazionali da applicare alla ricerca umanistica e, finalmente, valutare l'impatto che il digitale ha sui modelli di produzione, disseminazione e trasmissione della conoscenza.