La ricerca applicata
La ricerca scientifica sviluppata nell’ambito dei corsi di Dottorato può costituire una risorsa di innovazione, di scambio di conoscenze e competenze per gli enti, le pubbliche amministrazioni, le imprese e le associazioni di categoria.
Ai sensi dell’art. 1 co. 3 lett. c) del DM 226/2021, la formazione dottorale "promuove opportunita' di formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare, anche in ambiti non accademici, quali il settore industriale, della pubblica amministrazione, dei servizi e delle istituzioni culturali, con il coinvolgimento di esperti del settore nelle attivita' formative" e "prevede l'acquisizione di competenze trasversali in modo da agevolare il loro trasferimento e il loro sviluppo in ambito scientifico e professionale".
Più specificamente, all’art. 3 co. 2 afferma che le Universita' possono richiedere l'accreditamento dei corsi e delle relative sedi anche in forma associata, mediante la stipula di
convenzioni o la costituzione di consorzi con uno o più dei seguenti soggetti:
a) altre Universita' italiane o universita' estere, con possibilita' di rilascio del titolo finale multiplo o congiunto;
b) enti di ricerca pubblici o privati, italiani o esteri, in possesso di requisiti di elevata qualificazione culturale e scientifica e dotati di strutture e attrezzature scientifiche idonee;
c) istituzioni di cui all'articolo 2, comma 1, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, accreditate ai sensi dell'articolo 15 del presente regolamento, con possibilita' di rilascio del titolo finale multiplo o congiunto;
d) imprese, anche estere, che svolgono una qualificata attivita' di ricerca e sviluppo;
e) pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali e infrastrutture di ricerca di rilievo europeo o internazionale, per la realizzazione di specifici programmi di ricerca e sviluppo ovvero di innovazione.
La collaborazione scientifica tra Università di Macerata e i partner, pubblici e privati, si attua quindi:
- mettendo loro a disposizione le competenze innovative ed altamente qualificate su temi scientifici promossi e di loro interesse;
- sostenendo l’innovatività e la competitività nel settore di riferimento attraverso il miglioramento di prodotto o di processo derivante da attività di ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico;
- rafforzando la collaborazione università-imprese per sviluppare risultati di ricerca innovativi per il sostegno del territorio.
Il soggetto interessato ad avviare la suddetta collaborazione, è tenuto a trasmettere all'Ateneo una Lettera di intenti, a seguito della quale viene definito congiuntamente il programma di ricerca da sviluppare e viene formalizzato il relativo finanziamento, mediante una specifica convenzione di collaborazione.
La realizzazione del programma concordato avviene tramite le attività di studio e di ricerca che il dottorando svolgerà nell'arco del triennio di corso, alternatamente, in Ateneo, in azienda e all'estero. A tal fine il partner si impegna a supportare tale percorso, finanziando l’importo integrale della borsa di studio triennale (circa € 75.000), ovvero a co-finanziare la borsa di studio per almeno il 50% del suo costo.
I finanziatori possono partecipare alla selezione del dottorando che beneficerà della borsa di studio e l’impresa è tenuta ad individuare, al proprio interno, un proprio referente di progetto che, collaborando in stretto rapporto con il tutor accademico, supervisionerà e indirizzerà l'attività di ricerca svolta dal dottorando.