Sustainable Innovation Lab

Il progetto
Sustainable Innovation Lab è un progetto dell’Università di Macerata, finanziato nel 2019 dal MIUR, che mette in campo un processo di co-creazione e rigenerazione di soluzioni innovative sostenibili, coinvolgendo comunità scientifica, imprese, decision-makers, stakeholders e giovani. Il progetto si inserisce nell’ambito della Vision dell’Università di Macerata che tende a valorizzare la sua terza missione nella forma dell’“Umanesimo che Innova”, come strumento di supporto alla crescita del territorio e delle sue specificità. Nel perseguimento delle proprie finalità, il progetto parte dalla definizione che l’organizzazione delle Nazioni Unite dà dello Sviluppo Sostenibile, descritto come “quello che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie” (Onu 1979). Questa definizione chiama in causa un concetto di responsabilità intergenerazionale che colloca la gestione dei processi di innovazione ambientale nella prospettiva della creazione di soluzioni adeguate alla tutela ambientale proiettata verso la salvaguardia del futuro del pianeta e delle popolazioni. Per questo, il progetto SIL si pone la finalità di connettere la conoscenza e la ricerca con il territorio, in una circolarità dei processi di apprendimento e co-creazione di soluzioni innovative che coinvolge in particolare il segmento dei giovani, categoria spesso poco coinvolta nei processi decisionali rappresentativi tradizionali, insieme al contatto con le aziende e le realtà produttive del territorio impegnate nello sviluppo sostenibile.
Infatti, il progetto SIL si pone in linea con gli obiettivi predisposti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e in particolare con i 17 Sustainable Development Goals, i quali realizzano una “call for action” nei confronti di tutti i Paesi coinvolti – sia sviluppati che in via di sviluppo - affinché instaurino, al più presto, un sistema di collaborazione, volto a raggiungere la pace e la prosperità del nostro Pianeta. Nella stessa ottica, l’Unione Europea si è attivata per implementare le politiche necessarie al fine di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, mediante, innanzitutto, la predisposizione del Green New Deal. Tale Patto include diverse proposte, volte a trasformare l’intero sistema europeo, con riferimento non solo al clima, all’energia, ai trasporti, e alla fiscalità, ma anche agli aspetti inerenti alla struttura sociale della nostra Comunità. Il progetto prevede la partecipazione attiva dei giovani – categoria spesso non coinvolta nei processi di rappresentanza più tradizionale.
Dottorandi, studenti universitari e di scuole superiori saranno chiamati a partecipare al processo quali soggetti attivi, proponenti e co-creativi. Se la maggiore richiesta di attenzione alla sostenibilità arriva proprio da questa fascia di cittadini, si ritiene infatti che essa non possa essere considerata solo destinataria passiva di processi di sviluppo, ma debba essere coinvolta quale fondamentale co-driver di cambiamento e innovazione, acquisendo da essa tutto il potenziale da tradurre in soluzioni scientificamente validate e trasformate in modelli praticabili e trasferibili.
Le migliori soluzioni emergenti da questo processo di elaborazione e confronto, scientificamente validate e trasformate grazie alle professionalità scientifiche in soluzioni immediatamente praticabili sul piano istituzionale e imprenditoriale, saranno portate all'attenzione di imprese e di decision makers, affinché possano alimentare progetti pilota e sperimentazioni.
Metodologia
La metodologia del progetto prevede incontri con scuole, aziende e realtà del territorio nonché una fitta rete di comunicazione inter ed extra-universitaria con un catalogo di best practices atto a contribuire allo sviluppo della co-creazione di soluzioni innovative per la sostenibilità, a partire dal contesto specifico in cui essa viene progettata e con il coinvolgimento diretto del mondo della ricerca, delle aziende e delle scuole del territorio.
Questo permetterà la costituzione di un laboratorio di co-creazione, rigenerazione e diffusione di soluzioni ad alto contenuto di innovazione sociale, culturale, economica e istituzionale promosse in sinergia tra gli attori coinvolti.
Saranno privilegiati degli incontri tematici, i living lab, la peer education, le round table tra gli stakeholder individuati, gli organizzatori e i partner del progetto, nell’ottica del mutual learning. Inoltre, il progetto si pone l’obiettivo di raccogliere le esperienze, i dati e le pubblicazioni sul tema e di produrre a suo tempo documenti, articoli scientifici e buone prassi per la co-creazione di soluzioni ad alto contenuto innovativo per la sostenibilità. In questo senso la disseminazione della ricerca in merito ai temi trattati e la cooperazione nella costruzione delle proposte saranno i canali di azione specifica per lo sviluppo delle finalità del progetto.
Soggetti coinvolti
Il progetto vede come capofila l’Università di Macerata, che realizza il coordinamento scientifico ed operativo di tutte le fasi del progetto. Essa garantisce il monitoraggio costante delle azioni svolte, rispetto ai risultati attesi, ai rischi potenziali di deviazione ed ai risultati raggiunti (monitoraggio dinamico). L’Università assume il ruolo di gestione del sistema di risk management dell’intero progetto e di rendicontazione gestionale ed amministrativa (attività a cura degli uffici).
Sono partner del progetto ERDIS MARCHE E SLOW FOOD MARCHE, i quali collaboreranno alla selezione delle best practices promananti da imprese e istituzioni del territorio e parteciperanno alle iniziative progettuali fornendo competenze/esperienze e networking, oltre a svolgere seminari sulle esperienze maturate.
Coordinatore
- ANGELA COSSIRI - Diritto Costituzionale
Comitato scientifico
- GIOVANNI DI COSIMO - Diritto Costituzionale
- PAMELA LATTANZI - Diritto Agrario
- GIACOMO MENEGUS - Diritto Costituzionale
- CHIARA BERGONZINI - Diritto Costituzionale 2
- ALESSIO BARTOLACELLI - Diritto Commerciale
Borsiste di ricerca
- CAMILLA CLERICI
- GIULIA MESSERE
Obiettivi
Il progetto sviluppa due linee di azione e intervento sui settori di agrifood e turismo attraverso le seguenti fasi:
- a) Agricoltura sostenibile, produzione di alimenti secondo tecniche ecosostenibili, educazione al cibo sano
- b) Turismo sostenibile e responsabile
Questi obiettivi verranno perseguiti mediante le azioni di:
- individuazione di best practices nell’ambito di istituzioni pubbliche e imprese;
- rigenerazione e co-creazione di soluzioni innovative attraverso un dialogo circolare tra imprese, società civile, attori istituzionali, giovani e scuole (secondo il metodo del mutual learning e dei living labs).
- Disseminazione dei risultati.
Azioni
Il progetto si articola nelle seguenti azioni:
- monitoraggio degli sviluppi ordinamentali (statali ed eventualmente regionali) e public policies in relazione allo Sviluppo Sostenibile;
- attività di ricerca bibliografica sulla letteratura inerente al tema della sostenibilità, nelle sue sfaccettature; tale raccolta bibliografica è costantemente aggiornata ed archiviata in apposita repository;
- rassegna di eventi esterni all’Ateneo di Macerata, relativi all’ambito della sostenibilità (quali convegni, webinar, fiere virtuali) organizzati da Università italiane, Organizzazioni, Associazioni, imprese.
- un ciclo di seminari per gli studenti tenutosi tra ottobre e novembre 2021, il quale ha coinvolto docenti UNIMC in 7 seminari per un totale di 15 ore. Tali seminari hanno costituito l’occasione per coinvolgere gli studenti universitari nell’implementazione del progetto e nelle attività di peer learning e di elaborazione di idee innovative;
- selezione di imprese – negli ambiti dell’agricoltura sostenibile, del turismo sostenibile – e di enti pubblici che abbiano adottato pratiche innovative di sviluppo sostenibile;
- individuazione delle best practices elaborate nell’ambito delle attività dei soggetti selezionati al p.to 2). Tali pratiche sono poi sottoposte ad un vaglio critico alla luce delle competenze presenti nell’Ateneo maceratese, nell’ottica di un potenziale rafforzamento;
Le azioni 2 e 3 prevedono la collaborazione di studenti interessati e dottorandi, nella elaborazione di un catalogo delle best practices;
A partire dalle best practices individuate e selezionate, sono proposte azioni di rigenerazione e co-creazione di soluzioni innovative - anche in chiave di responsabilità intergenerazionale (diritti delle generazioni future) - attraverso un dialogo circolare tra Università di Macerata, compresi i portavoce degli studenti, le imprese e gli attori istituzionali
- costituzione di una round-table con studenti, imprese e istituzioni, eventualmente seguitada living labs col metodo del dialogo circolare
- disseminazione di risultati nella valorizzazione e diffusione delle conoscenze teoriche e pratiche acquisite, in funzione dell’incremento della consapevolezza della cittadinanza, privilegiando i metodi della peer education (anche tra diversi gradi di istruzione) –
- Realizzazione di living labs presso due Istituti scolastici secondo il metodo del peer learning
- Convegno finale entro marzo 2022 per disseminazione risultati.