CARELLA, Animalità del SOGGETTO, Soggettività ANIMALE
Il dibattito ambientale è stato oggetto di interesse per la filosofia fin dalla metà degli anni Sessanta. Si è sviluppata, così, l’Environmental Philosophy, una riflessione filosofica che, preoccupata dall’emergenza ecologica, ha cercato di ripensare le modalità di relazione tra l’essere umano, l’ambiente naturale e gli altri esseri viventi. Nonostante nei decenni siano state numerose le proposte teoriche ed etiche avanzate in questo settore filosofico, ad oggi nessuna di esse sembra essere stata in grado di incidere efficacemente sulla prassi e di produrre cambiamenti effettivi nella vita politica, economica e sociale.
Il libro prende le mosse dall’ipotesi che tali difficoltà sul piano pratico dipendano da una mancanza di interrogazione critica della nozione di soggetto. L’Environmental Philosophy sembra, infatti, trovarsi nelle condizioni tutt’al più di invertire, ma non di superare, l’impostazione concettuale della moderna filosofia del soggetto, la quale non è riuscita ad arginare lo sfruttamento umano nei confronti della natura. Il libro intercetta questa esigenza di ripensamento dell’idea moderna di soggetto, proponendosi di ripensare caratteristiche e confini della soggettività e di ritracciare per quest’ultima una cornice concettuale che, facendo seguito alla descrizione delle strutture fondamentali dell’esperienza, sia in grado di superare ogni reciproca estraneità e opposizione tra l’essere umano, il mondo che esso abita e gli altri viventi che lo abitano con lui.
Queste questioni vengono svolte attraverso la lente della fenomenologia husserliana e, in particolare, attraverso le riflessioni che Husserl propone attorno al tema dell’animale, inteso nella sua duplice accezione: come Tier – come alterità animale che si annuncia nell’esperienza – e come Animal – struttura di animalità che anima il fondo di ogni vissuto. Grazie a una lettura trasversale della produzione husserliana, che si integra con l’analisi di manoscritti ancora inediti, emerge progressivamente una nozione originale di soggetto, che si estende oltre i confini dell’umano e che costituisce la propria autonomia non in maniera autoreferenziale ma attraverso l’esposizione strutturale al mondo circostante e agli altri esseri viventi.
Il risultato è un dialogo tra etica ambientale e pensiero husserliano che ha ricadute significative per entrambi. Da un lato, infatti, l’etica ambientale è ripensata criticamente alla luce delle strutture dell’esperienza, che ne fanno emergere l’inconsistenza sia delle persistenze antropocentriche, materialiste e funzionaliste sia delle tendenze biolatriche. Dall’altro lato, il pensiero husserliano è riscoperto nella sua attualità e nel suo potenziale non ancora del tutto espresso per l’elaborazione di soluzioni normative che, essendo ancorate alle funzioni e alle strutture dell’esperienza, possono essere pienamente corrispondenti al modo di abitare umano e non solo.
Indice
Introduzione
Capitolo Primo. Elementi per una fenomenologia dell’animale
1.1. La costituzione dell’animale nell’esperienza
1.2. La struttura egoico-trascendentale della vita interiore dell’animale
1.2.1. Percezione, costituzione, vita cosciente
1.2.2. Sensibilità cinestetica, vita psichica, carattere trascendentale
1.3. I cavalli di Gulliver: ovvero sulle differenze eidetiche tra uomini e animali
1.3.1. Il darsi di una differenza
1.3.2. Mondo culturale, soggetto personale
1.3.3. Mondo storico, soggetto mortale
1.4. Sul valore delle differenze
1.4.1. Verso un’identità ospitale
1.4.2. Sui limiti dell’ospitalità in prospettiva statica
Capitolo Secondo. L’Animal che, dunque, sono
2.1. L’animalità del soggetto psichico (umano e animale)
2.2. Dipendenza del soggetto psichico
2.2.1. Lo scavo genetico della pulsione
2.2.2. Fame primordiale e primordiale apertura al mondo
2.3. Dipendenza dal mondo come questione di senso
2.3.1. Cecità essenziale delle pulsioni
2.3.2. Cecità e apertura di senso
Capitolo Terzo. La vita come trascendentale
3.1. Il passaggio dalla psicologia fenomenologica alla fenomenologia trascendentale
3.2. Originarietà trascendentale della vita
3.2.1. Inesauribilità egoica dei vissuti
3.2.2. Dall’ego cogito alla vita trascendentale
3.3. L’universo della vita, in prima persona
3.3.1. La monade come soggettività totale della vita
3.3.2. L’Incarnazione della vita
Considerazioni conclusive
Bibliografia
IL LIBRO