Piangerelli, Alle ORIGINI del confronto con l'alterità
Di fronte al diffondersi di atteggiamenti razzisti e spinte xenofobe, questo volume riflette sulla complessa relazione tra identità e alterità da una inconsueta prospettiva storico-filosofica: il confronto con il pensiero greco antico. Al centro vi sono le voci dei filosofi – da Talete ad Aristotele – che interrogano con profondità teorica le figure del barbaros, lo “straniero non greco”, e dello xenos, lo “straniero greco”. Da questo percorso di analisi emerge uno scenario articolato che respinge visioni univoche e assolute, perché pone in tensione modelli concettuali e strategie operative che sono ad un tempo, ma in sensi diversi, di apertura e di chiusura verso l’altro. Questo atteggiamento critico rispetto a ogni ideologia dominante rende la filosofia greca un paradigma sempre attuale a cui tornare e da cui ripartire per affrontare alcune tra le sfide più urgenti del nostro tempo.
Federica Piangerelli ha conseguito nel 2023 il dottorato di ricerca in “Umanesimo e tecnologie” all’Università di Macerata, dove attualmente è docente a contratto di Storia della filosofia antica. Nel 2024 è stata borsista di ricerca post-doc presso l’Accademia Vivarium Novum di Frascati. Tra le sue pubblicazioni, la cura di Platone e la Teoria delle Idee. Nuove prospettive di ricerca per antiche questioni teoriche (petite plaisance, 2023).
Indice
Prefazione di Arianna Fermani
Prologo. Sguardi antichi su una questione attuale: il razzismo
1. La complessità del razzismo
1.1. Le rappresentazioni dell’alterità
1.1.1. La colonizzazione dell’immaginario collettivo
1.1.2. Etnocentrismo e xenofobia: le concause del razzismo
1.2. Le logiche del razzismo
1.2.1. Il razzismo differenzialista
1.2.2. Tra differenza e diseguaglianza: il nodo del razzismo
2. Tornare agli Antichi
2.1. Le domande di fondo
2.2. L’articolazione dell’indagine
2.3. L’ipotesi ermeneutica
Introduzione. Identità greca, alterità straniere
1. La prismatica e uni-molteplice identità greca
1.1. Identità civica
1.2. Identità di stirpe
1.3. Identità panellenica
2. Le figure dell’alterità: il barbaros e lo xenos
2.1. Il barbaros: lo “straniero non greco”
2.1.1. La polisemia del barbaros
2.1.2. Le metamorfosi del barbaro: dal “balbettio
confuso” all’“antitesi della grecità”
a. Tra etnografia ed etnocentrismo
b. Come il barbaro diviene sinonimo di barbarie
2.2. Lo xenos: lo “straniero non greco”
2.2.1. La poliedricità dello xenos
2.2.2. Le “pratiche di ospitalità”
a. Lo straniero che diventa ospite
b. Lo straniero protetto dagli dèi
c. Lo straniero protetto da accordi politici 89
2.2.3. I “percorsi di accoglienza”
a. Lo straniero incluso nella città, ma escluso dalla cittadinanza
b. Lo straniero chiamato a una condotta irreprensibile
c. Le straniere
Parte prima. Prospettive greche sui mondi barbari: dai Presocratici a Ippocrate
Capitolo 1. I Presocratici
1. Talete di Mileto
1.1. L’orgoglio di Talete
1.2. Talete, eccellente discepolo dell’Oriente
1.3. Il riso della servetta tracia
2. I Pitagorici
2.1. Pitagora e il confronto con la sapienza orientale
2.2. Le vicende di alcuni pitagorici
3. Senofane di Colofone
3.1. La critica alle visioni antropomorfiche del divino
3.1.1. Una immagine caleidoscopica del divino
3.1.2. Una velata critica all’ellenocentrismo
3.2. Una prospettiva sulla “natura umana”
3.2.1. Una visione demitizzata dei “figli della terra”
4. Eraclito di Efeso
4.1. Esseri umani dalle anime barbare
4.2. Il mondo dei barbari, il mondo degli esseri umani
Capitolo 2. I Sofisti
1. Gorgia di Leontini
1.1. Tra il panellenismo e l’elogio di Atene
1.2. Il confronto tra Greci e barbari sul piano valoriale
1.2.1. La duplice valenza dell’aggettivo “barbaro”
1.2.2. L’“utile” a fondamento
1.2.3. L’uguaglianza naturale degli esseri umani
2. Ippia di Elide
2.1. L’abilità retorica, ovvero la convenzionalità dei discorsi
2.2. L’umanitarismo e il cosmopolitismo
3. Antifonte di Atene
3.1. L’atteggiamento barbaro dei Greci
3.2. L’egualitarismo e il cosmopolitismo
4. I Dissoi logoi
4.1. Il bene e il male
4.2. Il bello e il brutto
4.2.1. Tra una impostazione descrittiva e un atteggiamento valutativo
4.3. Il giusto e l’ingiusto
4.4. Se sapienza e virtù sono insegnabili
Capitolo 3. Ippocrate
1. La sinergia tra la physis e il nomos
2. Gli influssi dell’ambiente naturale
2.1. La dimensione fisica
2.2. La dimensione morale
3. Gli influssi dell’ambiente politico
Parte seconda. I barbari e gli stranieri nella riflessione di Platone e Aristotele
Capitolo 1. Platone
Premessa. Come scrive Platone
I. barbari
1. Scenario antropologico
1.1. Il “genere umano”: una Idea difficile da dividere
1.2 Il filosofo a confronto con il mito dell’autoctonia
2. Scenario etico
2.1. I barbari, “uomini valenti” e “gravidi nell’anima”
2.2. Gli influssi dei climi sui temperamenti dei popoli
2.3. L’eccellenza degli Ateniesi, la dismisura degli Atlantidi
2.3.1. La misura e l’equilibrio dell’antica Atene
2.3.2. La tracotanza e gli eccessi degli Atlantidi
2.3.3. Una possibile lettura del mito di Atlantide
a. Una nota sul mito dell’autoctonia
3. Scenario politico
3.1. La “straordinaria” legislazione egizia intorno alla choreia
3.2. Il giudizio polivoco intorno all’Impero persiano
3.2.1. L’“equilibrio smisurato” dei Re persiani
a. Ciro
b. Dario
c. Serse
3.2.2. Una riflessione sulle Guerre Persiane
3.3. Prospettive sulla guerra
3.3.1. Polemos e stasis
a. Una nota sul Menesseno
3.3.2. Greci e barbari nemici “per natura”: alcune necessarie precisazioni
a. To barbarikon, to Hellenikon
b. Natura antropologica, natura politica
3.4. Una possibile Kallipolis barbara?
4. Scenario culturale
4.1. Valori e limiti dei “discorsi egiziani”
4.1.1. Il mito di Theuth e Thamus: l’invenzione della scrittura
4.1.2. La tradizione scritta del mito di Atlantide
4.2. Questioni linguistiche
4.2.1. L’arte della traduzione
4.2.2. L’arte di “realizzare” i nomi
4.3. L’origine e il progresso delle culture
4.3.1. Tra intrecci originari e divari temporali
4.3.2. Il complesso intreccio tra la Grecia e il Vicino Oriente in campo astronomico
II. Gli stranieri
1. Le pratiche di ospitalità
1.1. L’ambivalenza dello straniero
1.1.1. Uno straniero o un dio
1.1.2. Il pericolo che viene dal mare
1.2. Le ragioni dell’ospitalità
1.2.1. Al fondo dell’ospitalità: il rispetto degli dèi
1.2.2. L’ospitalità “misurata”: contro gli eccessi dell’epimeixia e delle xenelasiai
1.3. Le leggi che disciplinano i processi migratori
1.3.1. Le norme relative all’espatrio
a. Le ambascerie e le delegazioni
b. I viaggi per studio
c. La funzione dei viaggiatori per la costruzione dell’identità poliade
1.3.2. Le norme relative all’ospitalità
a. La critica alle attività alberghiere
1.3.3. Gli “stranieri” nel corpo legislativo di Magnesia
2. I percorsi di accoglienza
2.1. La Proxenia e la Metoikia
2.1.1. La “seconda patria” dei prosseni
2.1.2. La “buona condotta” dei meteci
2.1.3. Gli stranieri in tribunale
2.2. Il valore politico dell’autoctonia
2.2.1. La terra ai soli cittadini
2.2.2. La “nobile menzogna”
a. Le Leggi
b. La Repubblica
c. Una riflessione d’insieme
2.2.3. L’epitafio filosofico
a. I valori e i limiti dell’epitafio
b. Aspasia, maestra di retorica
c. L’epitafio paradigmatico, l’epitafio filosofico
Capitolo 2. Aristotele
1. Scenario biologico
1.1. Le molteplici “cifre costitutive” dell’essere umano
1.2. La trasmissione dei caratteri
2. Scenario geografico
2.1. Gli influssi del clima sui tratti fisico-somatici dei popoli
2.2. Gli influssi del clima sui temperamenti dei popoli
3. Scenario etico
3.1. Individui bestiali ai limiti dell’umano
3.1.1. La theriotes: un “vizio iperbolico” raro
3.1.2. Una natura bestiale a posteriori
3.2. Individui bestiali oltre l’umano
3.2.1. La theriotes: una sauvagerie disumana e barbara
3.2.2. Una natura bestiale a priori
3.3. I barbari: esseri dis-umani bestiali
4. Scenario politico
4.1. Il complesso intreccio tra i barbari e la schiavitù
4.1.1. È naturale che i Greci dominino sui barbari?
4.1.2. La liceità della schiavitù in guerra
a. Eugeneia e autoctonia: una prospettiva critica
4.1.3. La guerra giusta per natura
4.1.4. Sull’Impero: la Lettera ad Alessandro
4.2. I climi, i caratteri, gli ordinamenti politici
4.2.1. La Grecia, l’Asia, l’Europa
4.2.2. La Grecia, i Greci
4.3. Alcuni esempi di costituzioni barbare
4.3.1. L’“antica costituzione” degli Egizi
4.3.2. La “costituzione di buona fama” dei Cartaginesi
4.4. Una prospettiva temporale
4.4.1. La critica al progetto costituzionale di Ippodamo di Mileto
4.4.2. Il passato dei Greci è il presente dei barbari
4.4.3. Una possibile convergenza futura
Conclusioni. L’intreccio multifocale tra l’identità greca e le alterità straniere
1. I Presocratici
1.1. Talete di Mileto e i Pitagorici: discepoli del Vicino
Oriente e innovatori in Grecia
1.2. Senofane di Colofone: una delle più antiche attestazioni etnografiche
1.3. Eraclito di Efeso: il “barbaro” come categoria gnoseologica
2. I Sofisti
2.1. Gorgia di Leontini: l’abilità retorica al servizio ora dei Greci ora dei barbari
2.2. Ippia di Elide e Antifonte di Atene: una visione egualitaria e cosmopolita
2.3. I Dissoi logoi: un approccio relativo-relazionale alla eterogeneità dell’umano
3. Ippocrate: l’Europa, l’Asia e la “sinergia dialettica” tra la physis e il nomos
4. Platone e Aristotele
4.1. I Greci e i barbari: una prospettiva multifocale
4.2. Platone a confronto con gli stranieri: una strategia polivoca
Epilogo. Una postura paradigmatica
1. Una visione critica
2. Un atteggiamento problematizzante
Appendice. Il mito civico ateniese dell’autoctonia. Alcune riflessioni critiche
1. Le trame del mito
1.1. La stanzialità in Attica
1.2. La nascita dalla terra attica
2. Autoctonia ed esclusione
2.1. Autoctonia ed egemonia
2.2. Autoctonia e cittadinanza
3. Autoctonia e accoglienza
4. Una nota finale
Bibliografia
1. Strumenti, dizionari, lessici
2. Fonti
3. Studi critici
Indice dei nomi


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