Labate, LAVORO e modernità
La generazione che ci ha preceduto affidava al lavoro il compito di emanciparsi, mentre quella che ci segue è costretta a non vedere nel lavoro che una forma di oppressione. Questo libro propone un’interpretazione ontologica del lavoro umano, che serve a comprendere la profondità della riduzione antropologica contenuta nel lavoro come dispositivo moderno. L’invenzione del lavoro moderno ha infatti origine dall’esercizio filosofico e politico della critica, ma finisce però col riprodurre ciò che critica. Per uscire da stati di minorità che non riconosce più come legittimi, l’uomo moderno ne inventa uno del tutto nuovo: quello in cui il lavoro è allo stesso tempo necessario e libero, in cui la schiavitù viene abolita eppure la servitù volontaria diventa la misura di tutti i rapporti. Questa tensione tra due contrari definisce l’eccezionalità del lavoratore moderno: che affida all’atto stesso della sua alienazione anche il riconoscimento della propria dignità. La tesi di questo saggio è che ciò che sta accadendo adesso non è che il brutale scioglimento dell’ambiguo intreccio che il lavoro moderno ha inventato e ha cercato disperatamente di mantenere in stato di quiete. Sarà ancora la democrazia del lavoro a poterci liberare? Oppure dobbiamo definitivamente congedarci dalla modernità? Il libro è rivolto a tutti coloro che vogliono approfondire la genealogia filosofica del lavoro e il suo rapporto con quell’esperimento filosofico ormai quasi dismesso che abbiamo definito per tanto tempo “democrazia”.
Indice
Premessa
Il quadro 9
Introduzione
Del lavoro e della filosofia 13
Prima parte - D’anime e d’animali
Primo capitolo
Il problema filosofico del lavoro non è il lavoro 27
1.1. Stati di scarsità 27
1.2. Esiste una preistoria del lavoro? 36
Secondo capitolo
Contro la gerarchizzazione 45
2.1. Differenze antropologiche 45
2.2. Quattro tesi preliminari 54
Seconda Parte - Storicità originaria e lavoro
Terzo capitolo
L’animale che non può non lavorare 69
3.1. Il primato ontologico del lavoro 69
3.2. Lavoro essenziale 86
Quarto capitolo
Dalla storicità originaria all’eccezione moderna 99
4.1. L’intreccio 99
4.2. Approssimazioni all’ambiguità del lavoro 109
Terza parte L’invenzione del lavoro moderno
Quinto capitolo
L’eccezione 123
5.1.“Ragionate quanto volete, ma lavorate” 123
5.2. La perdita di un mondo 142
Sesto capitolo
Dalla democrazia del lavoro alla società dei lavoratori senza lavoro 151
6.1. La democrazia e il lavoro 151
6.2. L’eccezione dell’eccezione 170
Conclusione 195
Indice dei nomi 209
IL LIBRO: S. Labate, Lavoro e modernità. Un saggio filosofico, ETS, Pisa 2025


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