Saluto agli STUDENTI
Ogni crisi, e quindi anche quella che stiamo vivendo in questo delicatissimo momento storico, ha un potenziale enorme, che non va assolutamente sprecato. Lo sapevano già gli antichi greci, che con la parola krísis indicano la scelta, la decisione e, ancora prima, la separazione della parte buona e della parte cattiva del raccolto.
Il 22 settembre riprendiamo, in presenza - con convinzione e con entusiasmo - tutte le nostre attività didattiche, sia quelle del Corso di Laurea Triennale in Filosofia sia quelle del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche/Institut Catholique de Toulouse (con doppio titolo italo-francese), nel pieno rispetto delle norme, nella consapevolezza delle numerose variabili, incertezze e difficoltà a cui questo nuovo anno accademico ci pone di fronte, pronti ad affrontare la sfida con fiducia e con spirito propositivo. Sarà un anno più difficile del solito, ma ce la faremo, con la stretta collaborazione e con l’impegno di tutti: studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo, rispettando le regole, mettendoci sempre cuore e cervello, nella consapevolezza che, mai come in questo momento, c’è bisogno di “menti pensanti” e di spirito critico.
Oltre alla cura della didattica (che sarà svolta in presenza ma che continuerà anche nella consueta modalità on line per gli iscritti nella modalità e-learning, e che, come ogni anno, sarà particolarmente attenta alle esigenze e alle eventuali difficoltà delle studentesse e degli studenti), proseguirà il nostro consueto impegno per la ricerca, il nostro energico lavoro di consolidamento e di rafforzamento di rapporti particolarmente strategici quali quelli con le scuole superiori, con le altre Università, italiane e straniere, con il mondo del lavoro e con le istituzioni.
Voglio rivolgere un augurio a tutte le studentesse e a tutti gli studenti di Filosofia e di Scienze Filosofiche, ma in particolare a coloro che hanno deciso di iniziare per la prima volta questo percorso universitario, e voglio farlo con le parole, forse un po’ provocatorie (ma, d’altronde, la filosofia proprio a questo dovrebbe servire, a pro-vocare, cioè, letteralmente, a “chiamar fuori”, a “sfidare”) di Luisa Muraro: «perché la filosofia? Me lo chiedono studenti e studentesse pressate dai genitori che li vorrebbero tutti medici o avvocati. Io rispondo: dite a papà e mamma che a lezione imparate la riconoscenza per chi vi ha dato la vita e la parola. Ricordate ai vostri genitori che venendo qui voi proseguite uno sforzo che dura da sempre: questa disciplina fuori moda ha 2500 anni, è più antica della Chiesa, non ha mai smesso di accompagnare la nascita, la vita e la morte dell’uomo. I filosofi sono coloro che tengono vivi gli enigmi dell’esistenza anche per quelli che non passano il tempo a interrogarsi».
Avete un grande, irrinunciabile e bellissimo “privilegio”: quello di interrogarvi. Sfruttatelo al meglio.
Auguri e buon lavoro!
Arianna Fermani
Presidente del Consiglio della Classe Unificata delle Lauree in Filosofia.