Per gli 80 anni del Professor Francesco TOTARO
Al tempo del distanziamento fisico e del lockdown, che cosa c’è di meglio di una lettera per mantenersi in contatto e fare in modo che non sia anche distanziamento sociale?
Con questa pagina di “Filosoficamente”, la Newsletter della Sezione di Filosofia dell’Università di Macerata, amici/amiche e colleghi/colleghe di Macerata vogliono farsi attorno al professor Francesco Totaro, che compie 80 anni, e augurargli festosamente Buon Compleanno!
Da quando, dieci anni fa, ha lasciato l’insegnamento accademico, la sua mente curiosa e straordinariamente arguta non ha affatto rallentato la marcia sui nuovi sentieri e verso le sfide teoretiche aperte dal volume Assoluto e relativo. L’essere e il suo accadere per noi (Vita e Pensiero, Milano, 2013).
Nel prospettivismo veritativo, che vi viene proposto, infatti, il rapporto tra l’essere-che-è-per-sé e l’essere-che-accade-per-noi imbocca la via di inedite articolazioni dinamiche e costruttive, che investono l’umano e il mondo della vita e dell’essere, immettendoli su un percorso asintotico verso l’intero della verità, in cui l’ontologia, l’etica, l’economia, la politica, la scienza e la tecnica, le culture, le religioni, il lavoro, la comunicazione e gli individui stessi si trovano coinvolti secondo la misura della tensione all’intero, che tutti li pervade.
A questa logica di sviluppo in direzione del conseguimento, lanciato all’infinito, di una pienezza-d’essere presagita e desiderata, rispondono i Convegni con relative pubblicazioni degli Atti, promossi dalla Fondazione Studi Filosofici di Gallarate, del cui Comitato scientifico Totaro è attualmente Presidente: Il corpo e le sue trasformazioni (Morcelliana, Brescia, 2018), Filosofia ed economia (Morcelliana, Brescia, 2019), Democrazia e verità (Morcelliana, Brescia, 2020).
Anche la riflessione sul lavoro, cui Totaro si è dedicato fin dagli anni ’80 del Novecento (cfr: Non di solo lavoro. Ontologia della persona ed etica del lavoro nel passaggio di civiltà, Vita e Pensiero, Milano 1999), può trovare approfondimento spregiudicato in virtù del prospettivismo veritativo e confrontarsi spregiudicatamente con l’attuale stadio 4.0 del lavoro e con la corrispondente visione del mondo tecnico-economicistica. In essi si manifesta di nuovo la pretesa, consueta dalla modernità in avanti, di concentrare nel lavoro l’intero antropologico. Ma tale pretesa è ora potenziata e molto più insidiosa perché il lavoro, divenendo prevalentemente immateriale e della conoscenza e realizzandosi nel rapporto complessificato, uomo–macchina-macchina-uomo, tende a insediare la sua tecnicalità nell’interiorità stessa dell’uomo, occultando la sporgenza dell’umano in termini di azione e contemplazione (Intervento “Perché una filosofia del lavoro ovvero: Quale filosofia per quale economia?”, 21 marzo 2018, Roma Tor Vergata,
Il compito della filosofia del lavoro si è fatto perciò più stringente e pressante: essa deve ora richiamare i lavoratori alla propria vocazione personale all’interezza umana, alla quale sono comunque consegnati, oltre l’appiattimento del Beruf sulla mera professione lavorativa, proprio dell’ascetismo intramondano del capitalismo, evidenziato da Max Weber. Per questo Totaro va distinguendo nella generica filosofia del lavoro, l’etica del lavoro sia come etica nel lavoro, allo scopo di ricollocare il lavoro nell’interezza antropologica e intrecciarlo con l’azione e la contemplazione, sia come etica per il lavoro, che considera il lavoro come bene per tutti e perciò richiede una politica per il lavoro, rivolta alla comunità oltre che ai singoli individui (cfr. Intervista rilasciata in occasione del Congresso Internazionale in onore di Emanuele Severino: “All'alba dell'eternità. I primi 60 anni de La struttura originaria”, Brescia, 2 e 3 marzo 2018.
La partecipazione di Francesco Totaro al Consiglio di Presidenza dell’Associazione per la filosofia della persona “Persona al centro”, costituitasi nel 2020, con il coinvolgimento di molti amici e colleghi, supporterà la realizzazione di tali intenzioni di ricerca.
Nell’ambito del riconquistato rapporto tra assoluto e relativo e tra lavoro e integralità antropologica, si è nel frattempo configurato un nuovo livello della domanda metafisica, che riguarda il rapporto tra incondizionato e condizionato e incontra il pensiero di Emanuele Severino.
Tale nuovo livello di discussione metafisica si apre già nella “Risposta ai miei critici” (pp. 627-651) che Totaro offre a conclusione del dibattito sul suo volume Assoluto e relativo, promosso dalla rivista “Etica & Politica / Ethics & Politics” (XVI, 2014, 1, pp. 561-627), e poi si sviluppa in interventi, tra cui “La verità dell’essere tra incondizionato e condizionato” al già citato Convegno severiniano del 2018, (http://www.padovauniversitypress.it/system/files/attachments_field/9788869381195.pdf; ed. by Giulio Goggi e Ines Testoni, Padova University Press, Padova 2018, pp. 7-9) e contributi su riviste varie quali quelle collegate all’Associazione di Studi Emanuele Severino (ASES) come “Eternity and Contradiction. Journal of Fundamental Ontology” e “La Filosofia Futura. Rivista semestrale di Filosofia Teoretica”.
Totaro procede assumendo la tesi fondamentale di Severino, espressiva del superamento della visione nichilista del divenire, secondo la quale l’essere non può non essere, a tutti i livelli nei quali si manifesta. Ma, nella sfera dell’esperienza, la contraddizione continua a darsi perché l’essere condizionato tende a una pienezza del proprio essere che non appare già, così come non appaiono i modi della sua relazione con l’incondizionato, che può liberarlo dalla contraddizione. Di qui, nasce una linea di ricerca, non più esclusivamente severiniana, che affronta la questione dell’ipoteca della causalità sulla filosofia dell’essere e verifica l’ipotesi di un’onto-assiologia, che possa evitare il rimbalzo sull’essere incondizionato della contraddizione del divenire del condizionato.
Tutto ciò si staglia sull’orizzonte, delineato dall’immaginario utopico, della macro-utopia della persona e di micro-utopie del qui e ora, che si coltivano nell’ambito del Centro Interuniversitario di Studi Utopici e della Nuova Rivista di Studi Utopici, del cui Consiglio scientifico Totaro fa parte.
La cifra di questi dieci anni di lavoro filosofico di Francesco Totaro è, dunque, quella di un grande fermento intellettuale, di una rinnovata giovinezza di spirito, talvolta addirittura spregiudicata.
Ed ecco allora che il nostro augurio per il suo Ottantesimo compleanno prende le parole della celebre canzone di Bob Dylan:
[…] May you build a ladder to the stars
Possa tu costruire una scala per le stelle
And climb on every rung
E salire ogni gradino
And may you stay
E tu possa restare
Forever young!
Carla DANANI, Benedetta GIOVANOLA, Letizia PERRI, Daniela VERDUCCI