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FERMANI, Perché leggere ARISTOTELE

Ho letto questo libro in maniera quasi vorace. Alle prime pagine ho avuto la netta sensazione di aver ricevuto in regalo un cofanetto: considerazioni originali, intuizioni inedite, stimoli riflessivi nati su un terreno fertile: il pensiero di Aristotele. Arianna ha utilizzato il sistema aristotelico come una vanga con cui ha scavato dentro di sé e ha trovato i suoi figli, quelli generati dall’anima e ne ha fatto dono alla comunità. Aristotele insegna a vivere la vita nella sua concretezza guardando avanti, verso il fine. Il libro è scritto in modo fruibile quindi utilizzabile come guida nelle relazioni con gli esseri viventi, con la conoscenza, con la bellezza, con il Bene; è una guida affinché le relazioni donino gioia; è una guida verso quelle relazioni che donano gioia.

Punto forte del libro è l’accompagnamento al pensiero aristotelico che ne facilita l’accesso. In queste pagine troviamo un Aristotele presente nel quotidiano di ciascuno, a cui il Nostro presta attenzione, e un Aristotele che invita a mettersi in ascolto della verità che alberga nell’esistenza di tutti, il più delle volte ignorata. Arianna prende per mano il lettore, accompagnata e illuminata dal grande filosofo, e lo guida sia nelle grandi scelte che in quelle minute del giorno per giorno.

Chi è virtuoso, lo è sempre.

Il pensiero complesso come quello di un filosofo della statura di Aristotele, emerge con leggerezza da una scrittura fluida, scorrevole, dinamica, chiara. Lo sforzo richiesto al lettore non è quello di capire con la ragione (l’ha fatto l’autrice per noi), ma di comprendere con tutto se stesso a partire dalla dimensione interiore; è un appello alla comprensione che coinvolga il pensare, il sentire e l’agire.

Non si tratta di utilizzare la prospettiva del filosofo che è vissuto molti secoli fa, in un’epoca e in una società diverse. Infatti, questo libro porge con garbo, competenza e consapevolezza nelle mani del lettore, non la mente del filosofo, ma il suo pensiero per stare nel mondo, andare per il mondo, leggere la realtà estera, interpretare la realtà interiore, capire il pensiero altro, comprendere l’emozione diversa, penetrare il mistero, riconoscere dignità allo sguardo sconosciuto.

Coloro che si dedicano allo studio, alla ricerca, alla interpretazione, all’approfondimento dell’eredità riflessiva lasciata dai nostri Maggiori, rendono un grande servizio alla comunità finalizzato ad inserire il pensiero filosofico nella vita concreta, reale, tangibile, perché è la sua destinazione, il suo fine e la sua ragion d’essere. Solo chi ha molto studiato, molto approfondito, molto riflettuto, molto introiettato, molto scavato dentro di sé, insieme all’autore in questione, può fare questa traduzione con non poca fatica e non pochi rischi.

Percorrere il pensiero filosofico è una esperienza complessa, articolata e totalizzante (corporea, cognitiva, affettiva, emotiva, psichica, spirituale) che, una volta donata alla comunità, si fa Atto nel senso aristotelico del termine.



Indice
Introduzione Leggiamo ancora Aristotele perché parla a noi e di noi
1) Occorre sempre coltivare la domanda, lo “stupore” e il desiderio di conoscere
2) La verità si costruisce insieme
3)  Le apparenze quasi mai ingannano
4)  In tutte le cose della natura c’è qualcosa
di meraviglioso
5)  Non sempre il razionale è ragionevole e
le passioni vanno ascoltate e “prese per mano”
6) Per essere felici bisogna impegnarsi
7) Errare è umano e non tutti i mali vengono
per nuocere
8)  Non si può vivere né vivere bene da soli
9)  La bellezza e l’eleganza sono cose serie
10) Non bisogna mai tradire noi stessi e la filosofia
è un invito a “diventare ciò che siamo”
Bibliografia

IL LIBRO

Arianna Fermani, Perché leggere Aristotele, Unicopli, Trezzano sul Naviglio 2025


Maria Dora FERRETTI

inAteneo

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