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Baldassare SCOLARI, State Martyr. Representation and Performativity of Political Violence

Il volume di Baldassare Scolari (che origina dalla dissertazione per l’acquisizione del Ph.D. svolta in cotutela tra Università di Macerata e Ludwig-Maximilian Universität München, insignita del premio Förderpreis 2018 dalla Münchener Universitätsgsellschaft) esamina la funzione politica della figura del martire nello spazio pubblico contemporaneo, applicandosi anche ad un caso di studio: la rappresentazione mediale del politico e statista democristiano Aldo Moro quale «martire di Stato» durante e dopo il suo assassinio per opera delle Brigate Rosse nel 1978. L’ipotesi di lavoro è che, attraverso il conferimento dello statuto di martire, alla morte di Moro sia stato fatto acquisire il significato di un atto (volontario) di testimonianza della verità assoluta e trascendentale dei diritti umani, sanciti dalla costituzione (in particolare l'articolo 2 della Costituzione Italiana), così come della necessità dello Stato come garante di tali diritti. Tale significazione farebbe assurgere la figura di Moro a corpo simbolico dello stato-nazione: legittimando lo stesso e fungendo da simbolo d’identificazione collettiva. Scolari intende mettere in luce il rapporto intrinseco fra la figura del martire e una narrazione mitologica dello Stato (dove mito sta a indicare un «assolutismo del reale», sulla scorta di H. Blumenberg, Arbeit am Mythos), e sottolinea la dimensione «strumentale» delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro, che hanno mantenuto e tuttora conservano efficacia performativa, nonostante il chiaro ed evidente rifiuto espresso da Moro stesso di essere sacrificato «in nome di un astratto principio di legalità» (dalla lettera di Moro al ministro dell’Interno Francesco Cossiga, cfr. S. Flamigni, a cura di, «Il mio sangue ricadrà su di loro»: Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle BR). «Perché la morte di Moro è stata e viene tuttora rappresentata in media differenti mediante l’uso di forme semantiche e retoriche che iterano forme analoghe a quella della martirologia cristiana?», «In cosa consiste la specificità performativa, l’efficacia politica della figura del martire?». A queste domande Scolari risponde con un’analisi genealogica della figura del martire, rintracciando le principali metamorfosi mediali e culturali che essa ha subito nel corso del tempo: nell'ipotesi che solo identificando la funzione che essa ha ricoperto in diversi contesti storici sia possibile comprendere il motivo della sua ripetuta e regolare iterazione nello spazio pubblico moderno e contemporaneo. L’idea è che certe forme linguistiche, che nella modernità e contemporaneità sono usate in contesti e discorsi profani e secolari, abbiano un «indice segreto», nel senso che richiamano e mantengono, senza renderlo esplicito, il precedente significato sacrale.

Il volume segue un approccio transdiscipli­nare fra scienze culturali e filosofia e sviluppando l’ipotesi che le rappresentazioni martirologiche siano pratiche discorsive performanti, ne viene ravvisata l’efficacia come dipendente da diversi fattori: a) dal significato storicamente stratificato della figura del martire, b) dalla loro iterazione e manifestazione materiale nello spazio pubblico in media differenti, c) dalla loro capacità d’interpellazione (Interpellation o Anrufung, cfr. L. Althusser) del pubblico, vale a dire di coloro che recepiscono il discorso.

Imponente l’apparato bibliografico utilizzato per l’analisi dell’apparizione, diffusione ed evoluzione delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro in forme mediali differenti, nell’intervallo temporale di quasi quattro decenni che va da marzo 1978 – rapimento di Moro – alla fine del 2016.

Il corpus delle fonti preso in esame include: i documenti prodotti da Moro e dalla Brigate Rosse durante i 55 giorni di sequestro, articoli di giornali e riviste (si tenga presente che nel corso degli anni sono stati pubblicati migliaia di articoli sul caso Moro, 7229 nell’archivio, consultabile online, dell’Onorevole Gero Grassi), opere letterarie e cinematografiche, trasmissioni televisive (documentari e reportage), monumenti. Scolari ha individuato forme di rappresentazione, semantiche, retoriche e trame narrative ricorrenti, che risultano rilevanti per capire quali regole di selezione, controllo, organizzazione e canalizzazione ordinano il discorso sul caso Moro. Viene così messo in luce che l’allocazione dello statuto di martire e l’uso della retorica sacrificale era e resta una delle strategie principali per dare significato ad eventi di violenza politica.

Va rilevato che, con attenzione alle molteplici e diverse modulazioni discorsive, Scolari non taccia come le parole di Moro, consegnate alle sue lettere, siano però anche state iterate e riutilizzate per dare forma a pratiche culturali e discorsive sovversive e alternative rispetto al discorso egemonico. Infatti le sue lettere sono diventate il punto di partenza per diverse pratiche culturali in cui la figura del martire viene utilizzata in maniera sovversiva e poetica. In queste pratiche, Aldo Moro non è rappresentato come martire che appartiene allo Stato, al partito, alla nazione o alla chiesa, ma come colui che, facendo uso dell’ultima libertà che aveva – la libertà di agire mediante l’uso del linguaggio e del discorso nello spazio pubblico – ha rifiutato radicalmente ogni appropriazione strumentale della sua persona. In alcune produzioni culturali in particolare, Aldo Moro sembra assumere, almeno parzialmente, il ruolo che la figura del martire aveva nel suo contesto di apparizione originario, poiché si fa qui portavoce di una critica radicale non solo dell'ideologia violenta delle Brigate Rosse, ma anche e soprattutto della retorica della «ragion di Stato». Scolari ne ha concluso pertanto che, anche se la moderna e mitica narrazione della sovranità ha potuto appropriarsi della figura del martire, sembra ancora possibile utilizzarla in modo sovversivo: vale a dire re-introdurla in quella che potrebbe essere definita come una postmoderna narrazione di ribellione.


TABLE OF CONTENTS

Preface                                                                                                                                              

Author’s Note                                                                                                                                  

1 Introduction
1  The Event of Political Violence
1.2  Status Quaestionis
1.3  The State Martyr Figure
1.4  Organization of the Investigation                                                                                      

2 A Discourse Analytical Approach to Political Violence
2.1  The Representation of Violence in the Context of Political Struggle
2.2  Narratives of Sovereignty and Rebellion
2.3  Hegemonic and Subversive Uses of the Martyr Figure
2.4  The Discourse Analytical Approach
2.5  Performativity of Discursive Practices
2.6  Unity of the Discursive Formation and Methodological Framework                                

3 Signatures of the Martyr Figure
3.1  The Martyr Figure as a Counterpart of the Sovereign
3.2  Sacrifice, Scapegoat, Martyrdom
3.3  Emergence of the Martyr Figure
3.4 Institutionalization, Militarization, and Nationalization of the Martyr Figure                  

4 Cultural, Social and Political Context of the Event of Political Violence
4.1  The Rhetoric of Sacrifice During the Risorgimento and the Resistenza
4.2  1948–1978: Thirty Years of Italian Political History
4.3  Emancipation and Political Violence in the «Years of Lead»
4.4  The Moro Case: History and Conspiracy                                                                    

5 Construction of a Willing Martyr
5.1  Opposing Narratives and Representations: Red Brigades Versus Italian State Versus Aldo Moro
5.2  The Image of Moro Before the Kidnapping
5.3  16 March 1978: First Reactions to the Kidnapping
5.4  Framing «the People» and «the Enemy»: Construction of National Identity
5.5  The Image of the Coming Martyr                                                                                      

6 Moro’s Voice and its Annihilation
6.1  Sanctity of Human Life
6.2  Reduction to Bare Life
6.3  Grand Finale: Consolidation of the State Martyr                                                               

7 Memorialization Practices and Memory Struggle
7.1  Contested Memory and Practices of Memorialization in the Public Space
7.2  Literary Interventions
7.3  Moro’s Image on Television and in Italian Cinema
7.4  Beatification Process                                                                                                          

8 How to Narrate and Represent Political Violence
8.1  Discourse and Cultural Analysis
8.2  Performativity and Signatures of the Martyr Figure
8.3  The Moro Case 
8.4 Towards an Aesthetics of Resistance                                                                                  

List of Figures
Bibliography
Filmography
Register                                                                                                                                     

IL LIBRO

Baldassare SCOLARI, State Martyr. Representation and Performativity of Political Violence, Nomos Verlag, Baden-Baden 2019, 417 S., ISBN 978-3-8487-5761-9

leggibile in open access https://www.nomos-elibrary.de/10.5771/9783845299372/state-martyr

CARLA DANANI

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