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Curare la crescita umana e personale dello studente

Curare la crescita umana e personale dello studente

Orientamento e tutorato

di Paola Nicolini*

La complessità del mondo attuale, coacervo di situazioni e spinte per lo più contraddittorie, rende via via sempre più evidente la necessità che l'Università si occupi dei propri studenti in modo olistico, accompagnandone il percorso di sviluppo non solo in termini di apprendimento di contenuti e di competenze professionali, ma soprattutto in termini di crescita umana e personale. E un Ateneo a vocazione umanistica, come quello maceratese, proprio per la sua specificità, non solo non può tirarsi indietro in questo compito, ma, in un certo senso, vi trova persino una propria ragion d'essere.

Per questi motivi l’orientamento è da noi inteso a tutto raggio e comprende non solo il supporto alle scelte in entrata, ma anche il tutoraggio in itinere e il job placement nel momento dell'uscita dal percorso universitario, fin dopo la laurea e nei primi passi nel mondo del lavoro. Il compito orientativo, perciò, non si esaurisce in specifici momenti o applicazioni di pratiche, quanto piuttosto da molti anni si caratterizza come una lunga e ininterrotta sequenza di creazione di occasioni e di produzione di feed back che nell’insieme intendono contribuire all’acquisizione di un pensiero autonomo e al raggiungimento di un’identità personale oltre che più strettamente curricolare e professionale. Tutte le strutture e gli operatori – siano essi docenti che personale tecnico-amministrativo – concorrono in tal senso alla realizzazione di percorsi orientativi e ad azioni di tutoraggio, sebbene con modi, strumenti e responsabilità diversamente articolati.

In linea con quanto presente nel piano strategico di Ateneo, le politiche orientative, di tutorato e di placement mirano a sostenere una formazione coerente all'assunzione di posizioni di guida e di servizio, future e attuali, attraverso la gestione di proposte caratterizzate dalla contaminazione dei saperi e dalla condivisione delle competenze. È per questo che, accanto alle più tradizionali attività informative e di supporto alle scelte e all'eventuale ripensamento delle scelte, un'ampia offerta di esperienze e di attività di elevata qualità culturale è messa a disposizione delle nostre studentesse e dei nostri studenti per sperimentare se stesse/i anche in contesti informali o non formali, così da riconoscere e collaudare le proprie attitudini e intelligenze intese ad ampio spettro.

Fanno parte di questa offerta: la consolidata esperienza di collaborazione con Musicultura, che permette di partecipare da protagonisti alle selezioni delle canzoni presentate e offre l'opportunità di far parte di una redazione giornalistica; Unifestival – il festival nazionale degli studenti universitari – un ulteriore contesto di applicazione di conoscenze e competenze non tradizionali di studio, in quanto gli studenti possono presentare e gestire alcune attività culturali, supportati dal personale docente e tecnico amministrativo nella loro realizzazione; Rum - la radio dell'Università di Macerata; Cittateneo – il magazine curato dagli studenti; il Laboratorio che progetta la campagna pubblicitaria per l'Ateneo; Luci – il Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione di recente istituzione; il coro universitario. Sono solo alcuni degli esempi di attività ad alto potenziale orientativo, utili all'apprendimento e all'esercizio reale, sul campo, di competenze relazionali e comunicative utili a interagire in modo sinergico e sistemico con territori e attori differenti, garantendo sia apertura internazionale sia collegamento con le realtà locali.

Non da ultimo intendiamo ricordare l'impegno dell'Università di Macerata nell'accoglienza di studentesse e studenti disabili. Sono passati oltre 35 anni dall'abolizione delle scuole speciali in Italia e poco più di 20 anni dall'emanazione della Legge che sancisce il diritto ai disabili di essere accolti nei percorsi della formazione universitaria. L'Università di Macerata, su questo fronte, è stata sempre impegnata nell'accoglienza e nel supporto, attraverso azioni ed erogazione di servizi. La loro presenza è aumentata di anno in anno, spalmandosi su tutti i corsi di laurea. Alcuni tra i nostri studenti disabili sono già laureati e, tra questi, alcuni sono occupati, avendo trovato una precisa collocazione nel mondo del lavoro. Sul piano della reale efficacia dello strumento di Legge ai fini della effettiva integrazione dei disabili all'interno delle comunità locali, la nostra consapevolezza è che c'è ancora molta strada da fare. I nostri sforzi continuano, tuttavia, ad articolarsi su due piani: da un lato il supporto a quanti sono attualmente iscritti nel nostro Ateneo attraverso servizi quali strumenti alternativi per lo studio, affiancamento da parte di tutor specializzati e attenzione all'accessibilità. Dall'altro lato, formando giovani generazioni all'adozione di sguardi critici e non stereotipati, che possa assicurare negli anni futuri una partecipazione a pieno titolo dei disabili alla costruzione della società. Questa più ampia e radicale azione potrà via via permettere di sfumare e mobilitare il punto di separazione - quanto meno concettuale - tra i disabili e i cosiddetti normo-dotati.
In questo modo il nostro Ateneo risponde al dinamismo della contemporaneità globale e tecnologica, sostenendo percorsi di crescita per lo più lontani dalle rappresentazioni mass-mediatiche stereotipate, offrendo – o almeno sforzandosi di offrire - una sponda alla ricerca di sé e delle proprie specificità nel compito della costruzione della propria identità.

delegata del Rettore per l’orientamento, l’accoglienza, il tutorato, lo stage, il placement, i servizi per gli studenti diversamente abili, i rapporti con le associazioni studentesche.

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