Unimc apre le porte ai ricercatori internazionali
Il programma "Collegio Matteo Ricci" ha attivato un circuito di mobilità di studiosi internazionali selezionati secondo rigidi criteri di eccellenza
di Uoldelul Chelati Dirar*
Negli ultimi anni l'Università di Macerata ha dedicato una particolare attenzione ai processi di internazionalizzazione dell'Ateneo. L'Internazionalizzazione viene vista come un fondamentale strumento di miglioramento e crescita della didattica e ricerca d'Ateneo tramite il confronto e l'apertura alla comunità scientifica internazionale. In questa prospettiva, i processi di internazionalizzazione hanno seguito due indirizzi specifici. Un primo indirizzo è consistito nell'incoraggiare studenti e studiosi dell'Ateneo ad aprirsi sempre più a esperienze di studio e ricerca all'estero. Un secondo indirizzo è stato, invece, quello di rendere Macerata sempre più attrattiva per studenti e studiosi internazionali.
A partire dal corrente anno accademico, l'Università di Macerata ha attivato un programma di Visiting Scholar, denominato Collegio Matteo Ricci, che prevede la presenza in Ateneo di 5 studiosi internazionali per ogni semestre, per un periodo di tre mesi. Gli studiosi durante il loro soggiorno svolgono le loro attività di ricerca, preferibilmente insieme a colleghi dell'Ateneo, e condividono la loro esperienza con studenti e dottorandi, tramite seminari e altre attività didattiche. Il Collegio Matteo Ricci intende così essere un laboratorio permanente di studiosi di differenti discipline e provenienze geografiche in dialogo tra loro e con UniMC. Il Collegio si propone come un'officina di produzione di idee e strategie per l'innovazione, la sostenibilità e la progettazione di un futuro migliore e più giusto in un mondo sempre più interdipendente. L'idea di fondo che anima il progetto è che gli studi umanistici nelle loro molteplici articolazioni, possano diventare un motore di trasformazione innovativa, producendo modelli e soluzioni che aiutino le società ad orientarsi dinnanzi alla complessità delle sfide presenti.
Con il programma Collegio Matteo Ricci, si intende attivare un circuito permanente di mobilità di studiosi internazionali selezionati secondo rigidi criteri di eccellenza, ponendo così UniMC in un dialogo permanente con la comunità scientifica internazionale. Il programma intende anche offrire opportunità per il consolidamento di reti di collaborazione con studiosi di tutto il mondo. Per favorire l'interazione tra gli studiosi ospiti e con la comunità scientifica maceratese, viene proposto un macrotema generale pensato come elemento comune di riflessione e connessione tra le attività di ricerca dei partecipanti. Il tema proposto è quindi anche il leit-motiv attorno al quale far gravitare le attività del Collegio.
Macerata con la sua tradizione secolare e con la sua struttura urbana raccolta e a misura d'uomo, può offrire l'ambiente ideale per dare vita a questo tipo di scambio, garantendo i ritmi lenti necessari alla maturazione delle idee ed alla realizzazione della ricerca. Il Collegio offre per gli studiosi ospiti, un luogo di tranquilla e concentrata elaborazione di idee e progetti o di di loro traduzione in forma scritta e per l'Ateneo e la città di Macerata una vivace e stimolante finestra sul mondo.
La risposta della comunità scientifica internazionale si è rivelata finora decisamente positiva. Il primo bando ha infatti registrato la presentazione di 30 domande e i 10 studiosi selezionati provengono da ambiti disciplinari ed anche geografici tra loro diversi. Ancora più entusiasta è stata la risposta al secondo bando che è appena scaduto e che ha visto la presentazione di ben 56 domande proveniente da tutti e cinque i continenti e con candidati dall'altissimo profilo scientifico. In conclusione si può affermare che Macerata sta riprendendo con successo una consolidata prassi che, nei secoli scorsi, vedeva nella mobilità e nel confronto aperto e costruttivo tra studiosi la via verso l'eccellenza.
*Delegato del Rettore per le relazioni internazionali, l’internazionalizzazione della didattica e la mobilità.